Due trucchi (salutari) per dimagrire senza dieta

La dieta non serve a niente. Devi puntare allo stile di vita: ad un giusto compromesso tra alimentazione e scelta delle sostanze decisive per la tua salute. Non devi patire la fame. Non devi contare le calore. In questo articolo scoprirai come una corretta alimentazione abbinata ad un’efficace integrazione di Vitamina D siano decisive per la tua salute e, soprattutto, per raggiungere finalmente il peso forma ideale.

La Vitamina D è ormai dimostrato essere la sostanza mancante nella salute delle persone: più dell’80% degli italiani ha un livello di 25 OHD (il metabolita della Vitamina D che misuri negli esami) inferiore ai 30 ng/ml. La Vitamina D però inizia ad agire come ormone in grado di regolare e modulare l’attività di tutte le cellule e i tessuti dell’organismo soltanto dai 50 ng/ml in sù.

Questo ti fa capire come soltanto pochissime persone godono appieno degli straordinari effetti della Vitamina D. Queste persone, poi, oltre ad essere carenti di Vitamina D, hanno un’alimentazione che di certo non aiuta né la loro salute né il loro peso. Scopriamo il perché.

Alimentazione: gli errori degli italiani

Devi sapere (e memorizzare) che le riserve del fegato hanno l capaicità di immagazzinare 70 grammi d zucchero. Le riserve dei muscoli invece - quelle delle fibrocellule bianche - un totale di 300 grammi. Fatta questa premessa, adesso scoprirai cosa succede quando tutte queste cellule sono piene di zucchero.

 

Qui interviene l’insulina. L’insulina, come saprai, ha il compito di eliminare e regolare il glucosio nel sangue. Bene. Ma cosa succede quando tutte le riserve di fegato e muscoli sono stracolme di glucosio? Interviene sempre lei, l’insulina, la quale va ad aumentare la produzione delle Vldl, ovvero le lipoproteine del fegato che a loro volta andranno a costringere gli adipociti (le cellule del grasso) a far assimilare i trigliceridi trasportati proprio dalle Vldl stesse.

In pratica la nostra amica insulina (che ovviemente è necessaria) stimola il fegato alla produzione delle Vldl che poi si trasformeranno in Ldl (gergalmente detto COLESTEROLO CATTIVO) e che andranno a caricare le cellule adiposo di trigliceridi.

Le VLDL vengonoa attivate dall’enzima HMG coareduttasi, il quale è attivato proprio dall’insulina, la quale favorisce proprio l’attivazione di questo enzima. L’insulina oggi, nella nostra epoca, interviene davvero a più non posso in quanto gli alimenti alla base dell’alimentazione comune sono tutti stra colmi di zuccheri. L’evoluzione e il tuo DNA non è concepito per tutti questi altissimi livelli di zucchero. Ok, ma nel dettaglio cosa accade?

Ecco come si sviluppa il “grasso in eccesso”

L’insulina trasforma lo zucchero in eccesso in grasso. Mentre il glucosio va a causa danni a tutte le cellule del corpo (ne parliamo negli altri articoli presenti nel sito), l’insulina porta il grasso trasformato agli adipociti, soprattutto quelli della…PANCIA. Perché? Semplice: le cellule dell’addome sono le più irrorate di sangue, morale della favola qui è più facile depositare il grasso.

 

“Eh ma io mi sento sempre affamato”: ecco perché

Sì, vero, hai sempre fame. Più pane e pasta mangi, e più hai fame. Devi sapere che pane, pasta, farine e riso (anche quelli integrali) sono composti all’80% da zuccheri. I quali fanno intervenire a cannone l’insulina portando grasso. Eppure questi alimenti, nonostante ne mangi a chili, ti fanno sentire sempre più affamato. Ecco perché:

È una questione di ormoni. Di ormoni della sazietà. E tu hai una voglia matta di attivarli così da bloccare il continuo senso di fame, ma non ci riesci. Calma: c’è la soluzione. Una soluzione che ti permetterà comunque di mangiare tanto e con gusto. Senza patire la fame. Esatto: niente dieta, quella lasciamola a chi si fa abbindolare dal marketing e dalle diete delle star.

Il tuo metabolismo - se lo rispetti - ti dice chiaramente quando devi mettere giù la forchetta. C’è nello specifico un ormone che ha il compito di saziarti, questo ormone si chiama COLECISTOCHININA. Questo ormone comunica con i tuoi NEURONI. E ti dice: “Fermati. Sei pieno. Non andare avanti a mangiare”. Questo indispendabile ormone, però, è attivato soltanto quando ingerisci PROTEINE e GRASSI. E fa fatica ad attivarsi quando a pranzo mangi prevalentemente pane, pasta e amidi. Insomma: non si attiva.

Poi c’è la GRELINA. Che cosa fa la grelina? La grelina ti spinge a mangiare. Ti dice: “Hey, hai fame, mettiti subito a tavola”. La grelina però è a sua volta regolata e inibita dalla LEPTINA: un altro prezioso ormone. Ma anche la leptina ha bisogno di essere attivata.

Come attivare la LEPTINA

Devi sapere che quando fai colazione con la brioche, fette biscottate, dolci, pane e marmellata, cappuccino, zucchero ti senti sazio. Peccato che, a metà mattina, hai più fame di prima. Ti contorci dalla fame. E sai perché? Perché l’insulina è giustamente intervenuta per abbassarti la glicemia. Ma, al contempo, questo calo glicemico ti aumenta vertiginosamente la fame. Ecco il motivo:

La LEPTINA viene secreta dalle cellule adipose quando queste prelevano i trigliceridi dalle lipoproteine. E così, quando mangi pasti ricchi di zuccheri (pane, pasta, riso, pizza, farine e patate) l’insulina opera accelerando l’assimilazione di grasso da parte degli adipociti. E così si attiva la leptina: e quindi tu ti sazi grazie a questo prezioso ormone della sazietà. C’è un però:

Il successivo calo glicemico infatti porta ad un improvviso abbassamento della leptina a discapito della…GRELINA: ovvero l’ormone che ti dice di mangiare. Insomma: entri in un circolo vizioso disumano. La soluzione è quella di un’alimentazione naturale, basta sui nobili alimenti che la natura ha messo a disposizione: proteine e grassi e zuccheri naturali di frutta di stagione, verdura e farine naturali. Ne parleremo ancora più nel dettaglio in articoli specifici. Ora però è bene citare l’altro fattore decisivo per la perdita di peso e per la salute generale: la VITAMINA D.

La Vitamina D è decisiva!

La Vitamina D è una sostanza purtroppo ancora molto ma molto sottovalutata. Sia dalle persone comuni (pazienti, lavoratori, atleti...) che dalla classe medica. Infatti in materia di divulgazione, prevenzione e terapia sono in pochi i professionisti che fanno della Vitamina D un fattore decisivo per aiutare le persone.

Se è la prima volta che leggi qualcosa riguardante la Vitamina D, allora è giusto che tu sappia di che cosa stiamo parlando. La Vitamina D, in realtà, è molto più che una normale vitamina. Essa infatti è un pro ormone liposolubile, composto dalle forme D1, D2, D3, D4 e D5. Per l'organismo umano quella ideale è dimostrata essere la forma D3, ovvero il colecalciferolo. Inizialmente si pensava che la Vitamina D agisse esclusivamente per mantenere nella norma i livelli di calcio e di fosforo nel sangue. In realtà ormai tutti gli studi scientifici dimostrano come essa sia decisiva per l'attivazione di tutte le funzioni corporee: compreso il dimagrimento.

VITAMINA D: PERCHÉ È UTILE PER DIMAGRIRE

Ogni singola cellula dell'organismo contiene centinaia di recettori della Vitamina D, i VDR: vitamin d receptors. Attraverso questi recettori la Vitamina D è in grado di legarsi in tratti specifici del DNA - più di 2276 - e far produrre alle cellule proteine decisive per influenzarne il metabolismo.

In particolare si è visto come il sistema immunitario abbia moltissimi recettori per la Vitamina D. Essa inoltre è in grado di attivare le cellule dendritiche, essenziali per l'attivazione della risposta immunitaria specifica mediata dai linfociti. Tra le numerose funzioni e i numerosi benefici della Vitamina D, poi, c'è quello relativo al dimagrimento.

Come infatti spiegato dal Dottor Michael F. Holick - tra i massimi esperti al mondo in materia di Vitamina D - anche le cellule dell'intestino possiedono i recettori della Vitamina D, comprese le cellule del grasso. La Vitamina D gioca un ruolo importante anche nell'ambito dell'ossidazione, potenziando l'espressione di specifici enzimi lipolitici innescando un maggior stoccaggio di grasso a fine energetico. Ecco il titolo dello studio scientifico ufficiale: (Dietary intervention with vitamin D, calcium, and whey protein reduced fat mass and increased lean mass in rats).

La Vitamina D, inoltre, contribuisce sia in uomini che donne ad alzare i livelli di testosterone, il quale migliora la forma corporea, riduce la circonferenza addominale riducendo il grasso viscerale e riduce il tessuto adiposo globale perché: attiva la formazione di cellule muscolari, favorendo l’aumento della massa magra e della forza fisica, e inibisce la sintesi delle cellule adipose.

QUANDO AGISCE COME ORMONE?

Un dato inconfutabile dovrebbe attirare la tua attenzione: soltanto in Italia più dell'80% delle persone è gravemente carente di Vitamina D. Uno stato di carenza costante che viene sottovalutato sia dalle persone che da molti medici di base, i quali sono restii a prescrivere le analisi della Vitamina D e a consigliarne la prescrizione.

Riportiamo in questo paragrafo i dati relativi al livello nel sangue del 25(OH)D): il calcidiolo, ovvero il metabolita da andare a misurare con le analisi del sangue per monitorare il livello di Vitamina D.

Ecco i valori di riferimento riportati dai laboratori:

CARENZA: <20 ng/ml

INSUFFICIENZA: da 20 a 30 ng/ml

SUFFICIENZA: da 30 a 100 ng/ml

ECCESSO: > 100 ng/ml

INTOSSICAZIONE: > 150 ng/ml

Ebbene, questi valori di riferimento sono parzialmente attendibili. Perché? Anzi tutto più dell'80% della popolazione (tra cui molto probabilmente anche tu se non stai integrando tutti i giorni la Vitamina D) ha un livello di 25(OH)D) inferiore ai 30 ng/ml, livello per cui la persona è esposta a molte patologie connesse proprio con la carenza di Vitamina D.

In Italia, poi, c'è la tendenza a pensare come un livello di soli 30 ng/ml sia sufficiente affinché la Vitamina D esplichi le sue numerose azioni in maniera completa.

In realtà un livello di 30 ng/ml è ben lontano da quello tale per cui la Vitamina D agisca come ormone. Infatti gli studi sono concordi nel dimostrare come la Vitamina D inizi ad agire come ormone - cioè attivando tutti i tessuti dell'organismo - soltanto in un livello di 25(OH)D) ad "almeno" 50 ng/ml. Ovvero un valore ben lontano da quello suggerito come sufficiente. 

In realtà, nell'ambito di persone sportive e colpite da patologie (soprattutto autoimmuni e tumorali) sarebbe bene portare il livello di Vitamina D a 80 ng/ml. In generale a chiunque è consigliato di avere un livello di 80 ng/ml. E in questo articolo scoprirai come portare il tuo livello di Vitamina D proprio intorno agli 80 ng/ml.

EMIVITÀ VITAMINA D

Prima di spiegarti come colmare la tua carenza di Vitamina D e beneficiare davvero in maniera concreta dei suoi numerosi effetti, allora è bene che tu sappia come la Vitamina D abbia un'emivita breve. Per emivita s'intende un parametro farmacocinetico che indica il tempo richiesto per ridurre del 50% la biodisponibilità.

La forma più biologicamente attiva della Vitamina D è la D3, ovvero il colecalciferolo. Ebbene, l'emivita di quest'ultimo è di sole 24 ore: questo vuol dire che se assumiamo un dosaggio per esempio di 10.000 UI, il corpo il giorno dopo ne ha 5.000 UI disponibili, dopo 3 giorni ne ha 2.500, dopo 4 giorni ne ha 1.250 e così via fino a scomparire .

Il colecalciferolo rappresenta il naturale composto della vitamina D. Esso ha bisogno di essere sottoposto a due processi naturali di idrossilazione per trasformarsi nella sua forma attiva metabolicamente. 

Il colecalciferolo è normalmente immagazzinato nel tessuto adiposo, dove crea dei depositi da cui è rilasciato lentamente. E  per questo motivo ha un’emivita ematica piuttosto breve. 

Da questo fatto puoi capire quanto sia importante integrare la Vitamina D tutti i giorni per prevenirne la carenza e far sì che essa agisca in maniera naturale ed efficace.

Ma come si arriva ad un livello di circa 80 ng/ml?

VERITÀ SCIENTIFICHE (MA NON DIVULGATE)


A livello d'informazione generale si sente sempre parlare di un'integrazione di Vitamina D3 (colecalciferolo) di una volta o due volte al mese. In realtà questa modalità di supplementazione è smentita dai più moderni studi scientifici.

In questo studio scientifico - "Vitamin D for health: a global perspective" - realizzato dal Dottor Holick (tra i massimi esperti di Vitamina D al mondo) emerge come un'integrazione quotidiana di 10.000 UI sia assolutamente fisiologica.

Infatti devi sapere che quando ti esponi ad un sole estivo scoperto/a, senza alcun filtro solare, nell'arco di 20 minuti produce 10.000 UI, motivo per cui 10.000 UI quotidiane è la dose fisiologica.

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